La chirurgia è il trattamento di scelta di tutti quei tumori cerebrali che possono essere raggiunti senza causare danni alle strutture vitali del cervello. La chirurgia permette di definire la diagnosi, rimuovere tanto tumore quanto possibile abbassando l’aumento di pressione endocranica provocata dallo stesso tumore. L’intervento chirurgico consiste nella craniotomia cioè nell’apertura della scatola cranica e nella rimozione del tumore.

A volte soltanto una parte del tumore può essere asportata perché si trova vicino ad aree critiche. Una parziale rimozione può comunque alleviare la sintomatologia ed in seguito si può ricorrere alla radio e/o chemioterapia per il trattamento del residuo tumorale. Miglioramenti della tecnica chirurgica, come la stereotassi, la possibilità di poter usare la TC e la RM intraoperatoria, il mappaggio corticale permettono di localizzare con precisione il tumore, di definire i suoi margini, di salvaguardare le aree critiche del cervello e di controllare la quantità di tessuto tumorale asportato durante l’intervento chirurgico.
 
Trattamenti per patalogie cerebrali
Tumori cerebrali
I tumori primitivi del sistema nervoso  rappresentano circa il 9% di tutte le neoplasie primitive dell’organismo. Hanno un incidenza 4-6 casi su 100.000 abitanti anno. Per quanto riguarda l’età, la curva di frequenza cresce a partire dai 30anni per raggiungere il massimo di incidenza tra i 45 e 70.

Le varie opzioni al trattamento di un tumore cerebrale dipendono dal tipo, dal grado dalla grandezza, dalla sede se è diffuso, dall’età e dalle condizioni cliniche generali. L’obiettivo del trattamento può essere curativo o palliativo.
Più trattamenti possono essere utilizzati in combinazione tra di loro. Il fine è la rimozione totale o della maggior parte del tumore mediante l’intervento chirurgico per minimizzare il rischio di recidiva. La radioterapia e la chemioterapia vengono utilizzate per quei tipi di tumori che non possono essere asportati mediante il solo trattamento chirurgico. Per esempio la chirurgia può permettere di asportare la massa tumorale ed una piccola parte di residuo tumorale rimanente vicino a strutture corticali altamente funzionali può essere trattata in seguito con radioterapia.

La radioterapia utilizza raggi ad alta energia controllata per il trattamento dei tumori cerebrali; Esistono due modi per praticare la radioterapia. I raggi ad alta energia (raggi x o raggi gamma) vengono erogati da una macchina posta all’esterno del corpo.
La radiochirurgia stereotassica  consiste nell’utilizzare un'unica alta dose in un'unica sessione. La radioterapia stereotassica frazionata consiste nell’utilizzare basse dosi di radiazioni in più sessioni fino a raggiungere la dose utile per il tipo di neoplasia. La brachiterapia consiste nel porre chirurgicamente materiale radioattivo sigillato in cateteri, palloni, semi all’interno del corpo direttamente nel tumore.