07/02/2015 alle 11:38 - discopatie multiple infermiera
Buongiorno.Sono un'infermiera di 34 anni, attualmente in servizio presso U.O. pronto soccorso da 8 anni, preceduti da 6 anni nel reparto di oncologia.nel 2010 comincio ad accusare forti dolori in zona dorsale e lombare, con deficit sensitivo alla gamba sx.mi sottopongo a rmn:canale spinale nei limiti inferiori di norma su base costituzionale per brevità dei peduncoli a livello dell'ultimo tratto lombare.
perdita della fisiologica lordosi lombare, deviazione sinistro convessa del tratto lombosacrale.avanzate modificazioni degenerartive osteocondrosiche e spondiloartrosiche nel tratto compreso tra i metameri L4 ed S1 dove i dischi interposti presentano riduzione dello spessore, iposegnale nelle immagini t2 dipendenti e debordamento circonferenziale dell'anello fibroso.ad l4-l5 l'impronta del sacco durale e' di discreta entità e si associa a fissurazione posteriore dell'anulus.
ad l5-s1 piccola erniazione sottolegamentosa posteriore mediana e paramediana sx che contrae rapporto con la radice nervosa di s1 all'emergenza del sacco."
comincio ciclo di fkt e cortisone.
nel 2011 ripeto rmn che evidenzia aumento delle dimensioni dell'ernia e frammento espulso. proseguo con fkt.
nel 2013 la situazìone diviene quasi insostenibile.percio mi rivolgo al neurochirurgo il quale mi fa eseguire rmn in toto della colonna di cui riporto referto:
"completa perdita della fisiologica lordosi cervicale.
debordamento iniziale posteriore dell'anulus tra c3 3 c7 senza effetti compressivi di rilievo.
protrusione discale d5-d6 con impronta dello spazio subaracnoideo anteriore corrispondente.
completa perdita della fisiologica lordosi lombare.
avanzate modificazioni degenerartive osteocondrosiche e spondiloartrosiche nel tratto compreso tra i metameri L4 ed S1 dove i dischi interposti presentano riduzione dello spessore, iposegnale nelle immagini t2 dipendenti e debordamento circonferenziale dell'anello fibroso.
ad l4-l5 l'impronta del sacco durale e' di discreta entità e si associa a fissurazione posteriore dell'anulus com impronta ad ampio raggio di modesta entità del versante anteriore del sacco durale.
ad l5-s1 si conferma presenza di voluminosa ernia discale postero laterale sx che presenta componente espulsa fino al legamento giallo e alla porzione mediale dell'articolazione zigoapofisaria corrispondente.
ad l4.l5 invariata la protrusione posteriore discale ad ampio raggio con fissurazione associata.
si conferma la presenza della completa perdita della fisioogica lordosi della rotazione dei metameri e delle modificazioni degenerative nei passaggi l4-.s1."
eseguo elettromiografia che evidenzia segni di sofferenza neurogena periferica cronica del m.gemello med. sx a livello radicolare di s1.
ad ottobre del 2013 vengo sottoposta ad intervento di laminectomia con recupero ottimale post intervento, dal punto di vista del dolore e della sensibilità.
a distanza di 10 gg comparsa di raccolta liquorale drenata due volte e poi medicata con medicazioni compressive.
comincio una vita normale dopo 5 anni, eseguo fkt tutti i gg e sto bene per 6 mesi.
comincio dopo 6 mesi ad avvertire dolore sciatico lieve e parestesie alle ultime due dita del piede sx a cui non do peso, associate anche a dorsalgia presumibilmente in sede di protrusione d5-d6.
a dicembre del 2014 a causa di una brutta caduta con trauma sacrale comincio ad accusare dolore piu accentuato, a gennnaio ripeto rmn su consiglio del medico di base, di cui riporto referto:
il soma si S3 presenta edema intrasponginoso si possibile natura traumatica come per infrazione intraspongiosa.
salienza anulare del disco l3-l4 con lieve impronta sul sacco durale,
analogo reperto, più accentuato si osserva in l4-l5.
in l5-s1 si osserva protrusione discale paramediana sx con segni di lacerazione dell'anulus. a tale livello in sede di pregresso intervento chirurgico con accesso laminotomico a sx il recesso rachideo anterolaterale omolaterale appare occupato da tessuto fibrocicatriziale che attornia la radice ememrgente di S1."
termino domani la malattia per l'infrazione di S3, ma per tutto cio che leggo resto perplessa.
il dolore allo sciatico che accuso e' causa del tessuto cicatriziale che attornia la radice emergente di s1? il fatto che il referto parli di protrusione paramediana sx in sede di pregresso intevento deve farmi pensare che nonostante l'intervento di sia riformata in tale sede la protrusione?
vorrei inoltre chiederle chiarimenti in merito ai dischi l3 e l4 e alla salienza anulare con impronta sul sacco durale.ad l3 non c'era nulla nelle precdenti rmn, devo pensare ai fenomeni degeneratvi della colonna o che siano causa della caduta? e soprattutto,cosa sono nel dettaglio?considerando l'avanzamento delle modificazioni a distanza di un 1 aa dal controllo rmn mi consiglia di ripetere anche il tratto cervico-dorsale?
sopratutto,mi consiglia di proseguire a svolgere la mia mansione? cosa devo aspettarmi?che decorso e' previsto per il tessuto cicatriziale s1?cordialmente grazie.
laura
Buongiorno.Sono un'infermiera di 34 anni, attualmente in servizio presso U.O. pronto soccorso da 8 anni, preceduti da 6 anni nel reparto di oncologia.nel 2010 comincio ad accusare forti dolori in zona dorsale e lombare, con deficit sensitivo alla gamba sx.mi sottopongo a rmn:canale spinale nei limiti inferiori di norma su base costituzionale per brevità dei peduncoli a livello dell'ultimo tratto lombare.
perdita della fisiologica lordosi lombare, deviazione sinistro convessa del tra...(Continua...)
Autore: laura boschiroli
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